Inside Picerno, Emilio Longo: “Alleno ragazzi fantastici! La nostra favola? Merito del tempo che mi ha concesso il dg Greco…”

Le parole dell'allenatore ai microfoni de LaCasadiC

Emilio Longo Picerno
11 Gennaio 2023

Redazione - Autore

Continua il nostro viaggio alla scoperta della ‘favola’ Picerno: una piccola realtà, di appena 5mila abitanti, che però sogna in grande. E, con la bella vittoria in rimonta di sabato scorso sul campo del Foggia (2-3), è salita fino al sesto posto in classifica nel girone C di Serie C, in pienissima zona playoff.

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Credit AZ Picerno

Picerno, Longo: “I miei ragazzi si vogliono bene. Non potrei chiedere di meglio”

Giovani, idee e condivisione. A partire dal dg Vincenzo Greco, deus ex machina di questa bella realtà, fino ad arrivare all’allenatore, Emilio Longo. Cinquant’anni il prossimo 25 agosto, alla prima esperienza tra i pro. Un inizio non facile (ma solo in termini di risultati), poi l’exploit“Partiamo proprio da quelle prime giornate perché credo che in quel momento – spiega Longo ai microfoni della Casa di Csi sia sedimentata la nostra favola! Il merito è del direttore generale Vincenzo Greco, che – nel vero senso della parola – è stato fantastico nel regalarmi del tempo e tutti sappiamo bene che nel calcio di tempo, soprattutto agli allenatori, non ne viene concesso. Il direttore, invece, pur non arrivando i risultati mi ha dato fiducia, mi è stato vicino ed ora siamo qui a parlare di questo fantastico percorso. Per la verità – e qui la lungimiranza del direttore ha fatto la differenza – malgrado i risultati non arrivassero, la squadra ha sempre remato dalla stessa parte, le prestazioni ci sono sempre state e sapevamo che sarebbe bastata una scintilla per cominciare questo ‘viaggio’.  Ho un gruppo di ragazzi fantastici: si aiutano, si vogliono bene, non potrei davvero chiedere di meglio!”.

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“Vi svelo di chi sentirete parlare”

E, a proposito di quest’ultimo aspetto, tanti i giovani che si stanno mettendo in mostra al Picerno. A partire da Rachid Kouda, centrocampista classe ’02, cercato da diversi club di categoria superiore… “Ho la fortuna di allenare Rachid da quattro anni e sono sempre più convinto che sia destinato ad avere una carriera importante. È il prototipo del giocatore moderno: legge gli spazi, è bravo a rifinire, sa anche finalizzare. Può, inoltre, ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, compreso quello di esterno. Ha margini di miglioramento, ma – ripeto – sicuramente ne sentiremo parlare! Poi voglio citare anche il portiere ’01 Crespi, Pagliai, Novella, Monti, Allegretto, De Cristofaro in mezzo al campo, anche lui giocatore moderno, di grande quantità, destinato a palcoscenici importanti e davanti Santarcangelo, classe ’03, centravanti che sa attaccare gli spazi e allo stesso tempo anche ripiegare… Ne abbiamo tanti e poi, aspetto non secondario, sono tutti ragazzi umili, disponibili, dediti al lavoro…”.

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Agevolati anche da un calcio, quale quello di Longo, indirizzato alla ricerca del gioco e della realizzazione… “Come dico sempre, per vincere le partite serve segnare un gol in più dell’avversario! La ‘mia’ squadra, anche se non mi piace affatto usare questa forma possessiva, deve sempre proporre e, soprattutto, divertirsi. L’aspetto essenziale è la condivisione: delle idee, delle letture, degli obiettivi. Poi il calcio, soprattutto quello moderno, è funzionale. Per come la vedo io, non puoi preparare un canovaccio tattico e applicarlo in maniera uguale a tutte le partite. Il calcio è funzionalità e lettura, è pensare rapidamente e fare la giocata giusta nel minor tempo possibile!”.

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Picerno, Longo sicuro: “Prima la salvezza, poi…”

Parlando di obiettivi, la classifica è talmente bella… “Che ci dobbiamo salvare! (sorride). Prima pensiamo a confermare la categoria, poi al resto. La quota salvezza credo sia sui 42 punti e questo sicuramente è il primo step. A noi non piace fare voli pindarici, siamo ben consci delle nostre potenzialità, ma anche del fatto che l’umiltà è un fattore essenziale per conseguire i migliori traguardi”.

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L’umiltà, d’altronde, passa attraverso la forza delle idee. E, a Picerno, idee e programmazione fanno sempre la differenza…