Dal Torino ai terribili infortuni: la rinascita di D’Alena passa dall’Imolese

Nel weekend ha segnato il suo primo gol

d'alena lucchese lega pro
26 Gennaio 2022

Redazione - Autore

“Il vostro sogno per realizzarlo deve diventare un’ossessione” è la frase scritta da Antonio D’Alena nel recuperare da un suo infortunio. Poche parole, ma con un grande significato per lui che ha dovuto fare mille sacrifici per raggiungere il suo sogno. Tormenti ne ha vissuti anche troppi all’inizio della sua carriera e anche per questo ha dimostrato la sua forza di volontà. Nel weekend ha trovato il suo primo gol tra i professionisti con l’Imolese. Una liberazione per il classe ’98.

Roma, Frosinone e Torino: dallo scudetto in giallorosso alla Coppa Italia granata

Antonio, pugliese doc, inizia la sua avventura calcistica a Lecce. Un periodo di sacrifici, soprattutto dei genitori. 308 km per giocare e raggiungere il suo sogno. Dal giallorosso pugliese a quello della Capitale il passo è breve. Bruno Conti lo nota e lo porta alla Roma. Alla prima stagione con gli Allievi vince il campionato (allenatore Coppitelli, che diventerà fondamentale nel suo percorso). In Primavera non riesce ad avere chance così a gennaio segue proprio Coppitelli al Frosinone. Dieci presenze e si chiude l’avventura ciociara. L’allenatore coglie la possibilità di andare al Torino e, manco a dirlo, il primo acquisto della sua lista è proprio D’Alena. 

Credit Martina Cutrona

In granata il classe ’98 cresce e diventa leader carismatico oltre che tecnico. Un giocatore di assoluto valore e che in mezzo al campo detta legge. La visione di gioco, personalità e grinta: tre doti di capitan Antonio. La prima stagione al Torino è super: 11 gol e 12 assist tra tutte le competizioni. Si guadagna la chiamata della prima squadra per gli allenamenti e resta da fuoriquota. L’emozione più grande della sua storia granata è racchiusa nella serata di San Siro. La vittoria della Coppa Italia, alzata al cielo da capitano, nella scala del calcio vale tantissimo. I complimenti di Iago Falque e Molinaro fanno il resto. Non c’è chiusura migliore di un primo capitolo del libro dei sogni e ora è pronto al salto tra i grandi.

Il tormento degli infortuni: il secondo brutto capitolo del libro di D’Alena

Il secondo capitolo del suo libro non si apre nel migliore dei modi. Il passaggio a Renate segna l’inizio della sua avventura tra i ‘grandi’. Tempo tre partite e Antonio finisce sotto i ferri. La rottura del crociato e i sogni che per quell’istante vanno in frantumi. I pensieri diventano ossessioni. E’ così anche per D’Alena, ma riesce a trasformarli in positivi, si allena e, ancora una volta, mette sudore e impegno per recuperare. L’avventura in nerazzurro finisce ancor prima di iniziare e in estate si trasferisce all’Imolese.

A volerlo: Federico Coppitelli. Una possibilità per ripartire con un allenatore che lo stima e sa che lo può far crescere tanto anche nel calcio professionistico. Cinque partite, tutto sembra andare per il verso giusto. Sembra, perché proprio quando stava iniziando a trovare continuità arriva un altro guaio. Il destino sa essere crudele e stavolta è il menisco a rendergli la stagione amara. Serve ripartire, non è facile. Un doppio colpo duro. In termini pugilistici potremmo definirlo un doppio gancio, ma Antonio di andare ko non ne ha proprio voglia. La via è in salita, ma gli ostacoli sono fatti per essere superati. Non molla e lavora duro. Strada, palestra, spiaggia poco importa ogni situazione è ottima per riprendere il cammino. 

Imolese e il primo gol tra i professionisti: la rinascita di D’Alena

L’Imolese crede in lui e lo tiene nonostante il grave infortunio. Un segnale importante per il classe ’98. Una fiducia da ripagare e stavolta la stagione 20/21 è positiva. Almeno per lui. 25 presenze e un continuità finalmente trovata. A livello di squadra la salvezza è ardua, ma i rossoblù si salvano ai playout contro il Fano. L’obiettivo è raggiunto e Antonio si è ripreso quello che il destino per due gli aveva tolto. 

La conferma è scontata e ora si gode ancora la sua Imola, ormai diventata la sua seconda casa. “Una vita da mediano” cantava Ligabue, sempre lì come D’Alena pronto a recuperar palloni. Grinta da vendere e una forza di volontà fuori dal comune. Le sue armi per combattere gli infortuni e ora, eccolo ancora li nel mezzo a combattere con i suoi compagni. Nel fine settimana è arrivata anche la sua prima gioia. Il gol al Siena, primo tra i professionisti. Una sorta di liberazione. Antonio ha iniziato a scrivere il terzo capitolo del suo libro: la rinascita

A cura di Simone Brianti