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Taranto, Capuano in conferenza col signor Carmine

L’allenatore del Taranto, Ezio Capuano, si è presentato in conferenza stampa alla vigilia del match col Crotone in compagnia del signor Carmine, l’85enne tifoso divenuto famoso in settimana per l’appello alla società sulla questione stadio.

L’appello di Carmine e Capuano: “Non si può scippare la gente della gioia di vedere la propria squadra”

Ad aprire la conferenza stampa è stato proprio il signor Carmine che, dopo essere stato invitato da Capuano ad incontrare la squadra, ha presenziato anche alla conferenza di vigilia della sfida col Crotone. L’anziano tifoso ha rinnovato il suo appello sulla questione stadio: “Intanto buongiorno a tutti, volevo solo ringraziare il signor Eziolino Capuano di avermi invitato in questa conferenza stampa. Io chiedo solo una cosa: avere quello che è il mio diritto di vedere i miei colori qui nella mia città e se non è possibile almeno nelle vicinanze. Io sono convinto che il  ministro Abodi e e il presidente Gravina ci faranno giocare a Taranto. Chiedo scusa se sto portando confusione da nord a sud, ma tutti mi stanno dando ragione per quella che è la mia richiesta“.

A fargli eco anche Capuano: “Per me è un onore avere qua questo signore che io prima non conoscevo. Ho la pelle d’oca. Non è il calcio, è lo sport, non il Taranto, ma il mondo intero. Questa mattina dei bambini mi hanno chiesto ‘noi cosa facciamo l’anno prossimo?’. Non è un appello alla tutela di Taranto, ma della gente che vive per la propria squadra, che sia di calcio, pallamano o pallacanestro. Non si può scippare un sentimento a gente come questo signore o dei bambini. Dovete vergognarvi, dovete andare a casa. Non siete in grado di avere il piacere e l’onore di guidare una città. Io sono apolitico, ma non parlo di Taranto, ma in generale. Non si può scippare questo sentimento. Carmine ha parlato di Gravina e Abodi, che io conosco personalmente da una vita. Adesso posso fare io un appello? Non potete commettere questo scempio, dovete dare la gioia alla gente di vedere la propria squadra. Non potete scippare i popoli, non il Taranto“.