“Aperta, dinamica e dedita al lavoro”, il ds Romairone: “Vogliamo una Triestina a immagine e somiglianza della città”

Le parole del diesse in esclusiva ai nostri microfoni

romairone
26 Luglio 2022

Redazione - Autore

Una proprietà seria e ambiziosa, un direttore sportivo di grande levatura, un allenatore rampante… riparte (alla grande) Trieste. Lavoro, audacia e progettualità. Quintessenza di una città che vuol – anzi, che deve – tornare a sognare. Presente e futuro. Come in un piacevole romanzo, la cui prefazione è certamente di prim’ordine. Merito del ds Giancarlo Romairone, grande protagonista di questo calciomercato, con il quale abbiamo fatto il punto della situazione…

Romairone: “Vogliamo una squadra dedita al lavoro”

“Vogliamo una squadra aperta, dinamica e totalmente dedita al lavoro. Trieste, in tre locuzioni. “Un gruppo – sottolinea Romairone – che sia proiezione autentica delle virtù di questa città”. Perché il calcio è parte (forse quella più importante, di sicuro quella più aggregante) del tessuto sociale e non può che essere quest’ultimo ad irradiare la dimensione pallonara. A Trieste, poi, dove tutto è speciale. Il mare, la percezione dell’aria di confine, il melting pot culturale, la sensazione – camminando per le vie della splendida Piazza Unità d’Italia con l’incredibile apertura sul mare – di essere parte di un amplissimo tutto in costante movimento“E noi, la mia proprietà in primis, vogliamo essere tutte queste cose insieme. Vogliamo essere parte di Trieste e di questa magia che la avvolge…”.

“Pedalare, pedalare e pedalare”: Trieste corre veloce

Corre veloce Trieste. La vita è frenetica nel suo moto perpetuo. Ritmo e velocità. Peculiarità non casuali del nuovo corso, che in appena pochi giorni ha rilevato la società… Di fatto salvandola dalla mancata iscrizione. Una proprietà di altissimo profilo. Sono manager giovani, ma affamati, lavorano 20 ore su 24. A cominciare da Simone Giacomini, averlo al mio fianco – sottolinea il ds Romairone è davvero fantastico. Ha mille idee, non ha paura di attuarle e soprattutto ha un’energia incredibile, coinvolgente”. Corre forte la Triestina, in barba ai migliori centometristi… “Giorno dopo giorno stiamo mettendo tutti i mattoncini al loro posto, creando una struttura manageriale forte e un’area sportiva di primissimo livello. Con un minimo comune denominatore importante: pedalare, pedalare, pedalare”.

Tifosi Triestina

Perché – e nel calcio troppo spesso viene dimenticato in nome della contingenza del pallone che rotola – è la forza delle idee a far virtuoso un progetto. Il coraggio di portarle avanti, con velocità e dedizione… “Da questo tipo di visione nasce in primis la scelta dell’allenatore Bonatti, un ragazzo giovane con un carisma e una passione invidiabile. E poi quella dei giocatori: giovani e con grande voglia di stupire. Pezzella, Mastrantonio, Rocchetti, Sottini, Adorante… Basta vederli allenare per capire che qui c’è davvero qualcosa di diverso, di fresco, di energico e sono convinto che faremo divertire i triestini…”.

L’alchimia della Triestina

Creare un giusto mix, la giusta alchimia. Come la splendida piazza con il mare. Come la lontana (vicina) Slovenia che cattura lo sguardo con le natie tradizioni giuliane. Così, in campo… L’equilibrio è fondamentale, anche nel calcio. Serve di tutto, un po’. Vogliamo affiancare a questi rampanti giovani elementi di esperienza che possano favorirli nella crescita. Sono arrivati Ganz, Furlan, Sabbione e ne arrivano ancora tre o quattro…”.

Stadio US Triestina Calcio

Trieste osserva. Stupita, compiaciuta, sospesa nel suo proverbiale pragmatismo… “Diciamo che siamo all’inizio del rapporto, siamo ancora alla fase della conoscenza. Ma sono sicuro che con il tempo si creerà una grande Unione (U maiuscola d’uopo). Vogliamo conquistare i tifosi, con le idee e il lavoro quotidiano. Con quelle peculiarità che, da sempre, caratterizzano e contraddistinguono la triestinità.

Salutiamo il ds Romairone, ringraziamo Trieste, per averci concesso un po’ della sua magia, di quell’atmosfera unica che avvolge le vie del centro e che – siamo sicuri – presto avvolgerà – di nuovo – anche quelle del suo teatro per antonomasia, il Nereo Rocco…

A cura di Lorenzo Buconi