Vivarini: “Campobasso esuberante, voglio un Catanzaro affamato”

L'allenatore verso la trasferta del Nuovo Romagnoli: "È fondamentale tornare a casa con un risultato importante"

Vivarini
10 Dicembre 2021

Redazione - Autore

“Ci aspetta una partita dura perché affrontiamo una squadra vivace, esuberante, con tanta corsa e gioventù. Dovremo essere molto concentrati a non concedergli situazioni positive, servirà grande attenzione”. Così Vincenzo Vivarini introduce la partita che sabato alle 14.30 attende il suo Catanzaro a Campobasso per la diciottesima giornata del girone C di Serie C. All’esordio sulla panchina giallorossa, l’ex Bari e Virtus Entella ha festeggiato un 2-0 contro il Foggia. Continuità è la parola chiave: “È fondamentale tornare a casa con un risultato importante e faremo di tutto per ottenerlo“.

Vivarini: “Dispiaciuto per la squalifica”

L’allenatore non sarà presente al “Nuovo Romagnoli” per squalifica: un provvedimento arrivato a causa di espressioni blasfeme pronunciate in due occasioni durante la gara contro il Foggia. “Sono molto amareggiato per la squalifica – il suo commento – la squadra in questo momento ha bisogno di indicazioni, deve cercare l’ordine, e il mio vice Milani dovrà essere bravo e concentrato domani per guidarla alla meta“. Di certo il Catanzaro ripartirà da una certezza, quella di miglior difesa del girone C. Anche se “In questo momento devo conoscere il più possibile tutti i giocatori – spiega Vivarini – e le assenze mi aiutano a conoscere altre caratteristiche che possono rivelarsi importanti per la nostra crescita”.

Out Rolando e Tentardini

Fuori dai convocati gli infortunati Rolando e Tentardini. Vivarini deciderà la squadra da schierare a Campobasso solo sabato mattina, a poche ore dal fischio d’inizio. Il recupero di Martinelli e le buone condizioni di Risolo e Cinelli aumentano però le scelte a disposizione dell’area tecnica: “Di certo un piccolo sospiro di sollievo lo permettono – ammette Vivarini – si cambierà atteggiamento ed alcuni aspetti tattici ma da parte nostra c’è voglia di mettersi alla prova, di misurarsi con il tempo oltre che con l’avversario, per testare i margini di crescita raggiunti nei giorni di lavoro finora alle spalle”.