Dall’Europa League alla Serie C, con le stesse forti emozioni: i giocatori della Lega Pro passati dall’ex Coppa Uefa

Tanti i giocatori di Serie C passati in Europa League

Europa League Coppa
10 Novembre 2022

Redazione - Autore

Dai campi di provincia alla gloria internazionale, una scelta sempre romantica in chiave narrativa. Altrettanto romantico, invece, è il percorso inverso. Sono tanti i giocatori passati per i campi più prestigiosi a livello internazionale, tra cui giocatori di Serie C che hanno anche giocato in Europa League. Un percorso esaltante, fatto di sacrifici e voglia di nuove avventure.

Emozioni dall’Europa League

Sono tanti i calciatori passati dai campi dell’ex Coppa UEFA che hanno vissuto emozioni indescrivibili. Emozioni che si porteranno dentro fino alla fine delle loro carriere. Vladimir Golemic ne è il chiaro esempio: l’attuale capitano del Crotone giocò 6 partite in Europa League con la maglia del Lugano. Tutte giocate ad ottimi livelli, come la folle serata contro il Viktoria Plzen che resterà marchiata sulla sua pelle. Gli svizzeri passarono in vantaggio di due reti, di cui una su assist proprio di Golemic, salvo poi rischiare di prendere il pareggio in più occasioni. Il Viktoria Plzen accorciò lo svantaggio, rischiando anche di pareggiarla, con il Lugano che raddoppiò nuovamente. Sul finale il 3-2 che fece sudare freddo tutti i tifosi, a cui fortunatamente Golemic riuscì a mettere più di una pezza.

golemic crotone

Gioie di gioventù

Tanti bei ricordi anche per Francesco Ardizzone, che ad appena 18 anni debuttò in Europa League nell’ultima storica stagione del Palermo nelle coppe europee. 25 minuti allo Stade Olympique de la Pontaise contro il Lausanne, in una vittoria folle maturata negli ultimi minuti della partita grazie alla rete di Muñoz. Un po’ meno folle fu il pari della Juventus di Giandonato contro il Salisburgo. In quell’occasione l’attuale centrocampista della Fermana giocò 51 minuti, facendo un’ottima impressione davanti ad una squadra che picchiava molto forte. Una partita pazza, che fu caratterizzata da un clima tesissimo in campo. Pochi gialli per quello che si vide, ma tanto nervosismo nel secondo tempo.

giandonato juventus lega pro

Momenti decisivi in Europa League

L’Europa League ha fatto sognare anche Mario Situm. L’esterno del Catanzaro ha giocato nella competizione ai tempi della Dinamo Zagabria, ma le emozioni più forti le ha vissute durante i preliminari. Con il Lech Poznan fu protagonista con una doppietta nel 4-0 contro il Pelister Bitola con una vittoria che fece passare il primo turno preliminare in maniera semplice ai polacchi. Le emozioni più forti, però, le ha vissute con la Lokomotiv Zagabria. Nel doppio scontro contro la Dinamo Minsk segnò ben due reti tra andata e ritorno, con la seconda che fu ben più amara. Grazie a lui i padroni di casa pareggiarono, ma sul finale arrivò il gol degli ospiti ad eliminare i croati. Buona prestazione, comunque, per lui che in quella stagione riuscì a dimostrare di essere un ottimo giocatore.

Situm

Giusto qualche respiro

Anche per Niccolò Giannetti qualche scorcio di campo in Europa League. L’attuale numero 99 della Carrarese fu anche decisivo, con il gol del momentaneo vantaggio su quello che non era ancora il Manchester City che oggi conosciamo. Quella fu la seconda e ultima presenza dell’attaccante nella competizione. Stesse presenze in campo europeo di un altro giocatore che ora gioca in Serie C: Luca Crecco. Il centrocampista attualmente al Pescara giocò con la Lazio, rispettivamente contro Vitesse e Zulte Waregem.

Giannetti Carrarese

Qualificazione da tilt

Un colpo e tutto va in tilt: almeno, è così che accade con i flipper. Una situazione simile accadde nell’ultima folle partita d’Europa League di Arlind Ajeti. Il difensore attualmente al Pordenone è entrato nella storia del Basilea per aver regalato la qualificazione ai quarti in maniera rocambolesca. La rete fu segnata da Gaston Sauro, ma l’assist fu tutto di Ajeti: colpo di testa per il compagno, che con una craniata segnò la rete del vantaggio. Emozioni vere e che nessuno potrà mai cancellare dai cuori di chi ha giocato quelle partite.

A cura di Giuseppe Federici