D’Auria: “Ho avuto le p***e di ricominciare. Alla fine ho vinto io”

L'intervista esclusiva all'attaccante della Carrarese

D'Auria Carrarese
27 Ottobre 2021

Redazione - Autore

Napoletanino col sogno della Serie A. Come potremmo presentarvelo, se non così Gianluca D’Auria, attaccante della Carrarese. Dalle giovanili del Napoli alla rinascita di Carrara, un sogno infranto e tanto altro in questo viaggio nella casa dell’attaccante napoletano. Primo gol in campionato domenica contro la Virtus Entella, il primo per uno che nella sua carriera di attaccanti forti ne ha visti parecchio da vicino: “Quando giocavo a Napoli ho avuto la fortuna di andare spesso ad allenarmi con la prima squadra. Restavo impressionato da Higuain e Mertens”. La sogna la Serie A Gianluca, uno che ha avuto il coraggio di ricominciare quando le cose non andavano bene tra i grandi.

D'Auria Carrarese

Arrivare in alto e saper riconoscere di non essere ancora pronti, non è da tutti.

Specie se hai fatto le giovanili nel Napoli e ti sei allenato accanto ad alcuni campioni. E’ il 2018, Gianluca D’Auria veste la maglia della Juve Stabia in Serie C ma le cose non vanno benissimo. Gioca poco e non segna praticamente mai. E’ lì che in lui scatta qualcosa, riconosce di dover dare una svolta e scende in Serie D per firmare col Francavilla. “A Castellammare avevo 2 anni di contratto, sono andato in sede e io ho voluto fare la rescissione per ripartire da zero. Ho fatto una scelta con le palle. Mi fosse andata male probabilmente non sarei qui a Carrara. Diciamo che mi è andata bene, ho fatto 12 gol e poi sono andato a Siena”. Il coraggio di ricominciare, sembra il titolo di un film, ma Gianluca D’Auria potrebbe riassumere così la sua carriera.

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Le piazze grandi stimolano l’estro di Gianluca, uno che non ha mai avuto bisogno di utilizzare la voce quando le cose non andavano bene, ma ha sempre preferito far parlare i suoi piedi. A Siena inizia a far vedere grandi giocate: “E’ stata un’annata meravigliosa. Avevo fatto 6 gol in una piazza fantastica. Poi purtroppo è arrivata la pandemia che ci ha fatto fermare. Sono stato sfortunato, potevo fare qualche gol in più e magari andare in Serie B l’anno dopo. Non ci penso più, c’è a chi è andata peggio. Siena la porto nel cuore, sono stato veramente bene”. Gol e assist, la Serie C a Gianluca inizia a stare stretta, ma il Covid lo relega ancora in terza serie. Ancora Toscana, stavolta Carrarese.

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Può essere l’anno della definitiva consacrazione quello con i gialloblù, Gianluca lo sa, spinge sull’acceleratore e fa una grande pre season. 19 settembre 2020, è in programma l’amichevole contro l’Inter ad Appiano Gentile, D’Auria si sente a suo agio tra i grandi del calcio italiano. Poi il buio. Il ginocchio fa crac. I risultati degli esami non lasciano scampo: rottura del legamento crociato anteriore.

RICOMINCIARE, di nuovo.

“Ho pensato di tutto. Non mi sono mai infortunato, nemmeno due giorni fuori. Ero andato a Milano per fare un’esperienza bellissima, ho lasciato Appiano col ginocchio rotto. E’ stata durissima. Sono stato 9/10 mesi fermo”. Sembra crollare il mondo addosso a Gianluca, ripartire sembra troppo complicato. “L’ho presa così male che ho pensato di smettere. Sentivo chiunque dire che non sarei mai tornato come prima”. Leggiamo commozione nelle sue parole, quella di un ragazzo che ha avuto la forza di ricominciare, di nuovo, per l’ennesima volta.

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Domenica la gioia non è minimamente contenibile, la rete contro la Virtus Entella regala un nuovo sorriso a Gianluca che ora vuole continuare a stupire. “Sono partito carichissimo. Avevo voglia di far bene, lo scorso anno ero sempre in tribuna e soffrivo per i miei compagni”. Da ricominciare a rinascere, l’attimo di un gol che ti proietta sulle stelle e ti fa tornare a sognare. Chissà se ci tornerà un giorno nel Napoli Gianluca D’Auria, che ci lascia con una frase proverbiale: “Alla fine ho vinto io”.

A cura di Francesco Marra Cutrupi.