Catanzaro-Bari, da Vivarini a Maita: la sfida dei doppi ex

Tra i giocatori legati alle due squadre c'è anche Pietro Cianci

vivarini catanzaro
11 Marzo 2022

Redazione - Autore

E’ la settimana di Catanzaro-Bari, valida per la 31^ giornata di campionato. Il big match del Girone C andrà in scena domenica alle ore 17.30 allo Stadio Nicola Ceravolo. Oltre 6000 i biglietti già venduti, con i tifosi giallorossi che hanno affollato in settimana i punti vendita allestiti in città. Non di meno i sostenitori dei biancorossi, che hanno fatto registrare in poche ore il sold out per i 500 tagliandi a disposizione nel settore ospiti. Una sfida incredibile, dai mille volti e dai tanti doppi ex.

Vincenzo Vivarini e la città delle 5 V

In copertina c’è sicuramente Vincenzo Vivarini. L’attuale allenatore del Catanzaro, nella stagione 2019-2020 ha guidato il Bari fino alla finale playoff persa contro la Reggiana. 27 risultati utili consecutivi, prima del ko contro gli emiliani. Una mancata riconferma e mille buoni motivi per riscattarsi e vivere le ultime giornate da protagonista assoluto. L’allenatore abruzzese, arrivato in Calabria a inizio dicembre, ha recuperato già 5 punti ai biancorossi. 12 infatti erano quelli di distacco tra le due squadre ad inizio 2022. Un gap quasi colmato, fino al -4 di qualche settimana fa, vanificato dalla sconfitta del Catanzaro sul campo di Monopoli nell’ultimo turno. Vivarini però nel proprio stadio vuole fare la voce grossa e dopo aver rivitalizzato la squadra sta in parte dando nuova linfa a un popolo, come quello giallorosso, innamorato pazzo ma illuso fin troppo negli ultimi anni. Catanzaro ci crede e dalla città delle tre V ( Vento, Velluto e Vitaliano) vuole passare a cinque: vento. Velluto. Vitaliano. Vincenzo. Vivarini. 

Pietro Cianci, figlio di Bari Vecchia

Se nel momento più importante della tua carriera, la squadra del tuo cuore e della tua città, chiama: non ci pensi su due volte e accetti. E’ stato il caso di Pietro Cianci, quando nel gennaio del 2021 il Bari lo ha cercato e voluto, per tentare il salto in B. “Un sogno che si avvera” lo definiva in un post su Facebook il giorno del suo arrivo. Ma i sogni, troppo spesso, durano poco. E Pietro, dopo una mezza stagione tra alti e bassi non è stato riconfermato. A corteggiarlo, sedurlo e conquistarlo nell’estate 2021 ci ha pensato Floriano Noto, il patron del Catanzaro. Cianci è stato il colpo che tutti aspettavano, “A punta” come la chiamano in Calabria. “Non esulto se segno, me lo posso tatuare” garantiva ai tempi del Potenza. Detto fatto: Bari-Catanzaro, gara di andata. La rete dell’1-1 porta la sua firma, ma non esulta. Chiede scusa. Si commuove. Poi arriveranno anche le scuse ai tifosi giallorossi, “offesi” a loro modo di vedere dal gesto dell’attaccante. Un viaggio lungo dieci anni. Pietro Cianci, Bari Vecchia, andata e ritorno.

Mattia Maita: “Catanzaro mi ha reso uomo”

Destini che si incrociano, da Catanzaro a Bari. È il 2015 quando Mattia Maita, poco più che ventenne approda nel capoluogo calabrese. 160 presenze in 5 anni e una fascia di capitano al braccio. Una storia d’amore bellissima, per un metronomo del centrocampo. Tempi perfetti, ritmo perfetto. L’avvento del patron Noto alla guida delle Aquile lo mette al centro del progetto. Mattia giura amore eterno ai colori giallorossi ma nel gennaio 2020 il cuore di capitano si spezza. Bari lo accoglie, la tifoseria catanzarese resta senza parole. Il condottiero abbandona la nave a metà del viaggio. I tifosi si sentono traditi, ma lui quella Catanzaro non la dimentica, anzi: “Mi ha fatto diventare uomo, è la mia seconda casa”. Un addio in silenzio. Domenica tornerà nuovamente al Ceravolo, per giocarsi finalmente la Serie B. Sperando di non essere beffato dal destino.

Gli altri doppi ex della sfida

Tra le fila di Catanzaro e Bari, troviamo altri tre doppi ex. Valerio De Cesare, giocò in quella squadra giallorossa che disputò l’ultimo campionato di Serie B nel 2005/2006. Solo 5 presenze, per un ragazzo di soli 22 anni e alle prime esperienze. Un passaggio senza lasciare traccia in una squadra che si classificò all’ultimo posto retrocedendo in Serie C. L’attuale capitano del Bari non ha mollato la nave: è tornato in Puglia nel 2018 ripartendo dalla D e vuole regalarsi un’altra promozione. Daniele Celiento nella città dei Tre Colli ha vissuto invece due stagioni: 65 presenze e 8 reti, non male per uno che di mestiere fa il difensore centrale. Passato anche lui ai pugliesi nel 2020, fu fortemente voluto da Gaetano Auteri, altro doppio ex oggi sulla panchina del Pescara. Gabriele Rolando, in questa stagione al Catanzaro, disputò soltanto sei mesi nel Bari nella scorsa stagione. 15 presenze, anche lui con un passaggio in chiaroscuro. Domenica dopo oltre tre mesi e mezzo tornerà a disposizione, cercando di dare il suo contributo ai giallorossi.

A cura di Francesco Marra Cutrupi