Cesena, “Panico” a Carrara: Shpendi da record

Seconda sconfitta stagionale per i romagnoli. In Toscana vincono i gialloblù con un autogol e la doppietta dell'ex. L'albanese meglio di Agostini ed eguaglia Dario Hübner

Carrarese Panico Cesena Shpendi
5 Marzo 2024

Alvise Gualtieri - Autore

“Panico!“. Riecheggia nelle orecchie dei giocatori che tornano dalla trasferta di Massa Carrara con un risultato del quale in Romagna si sono ormai perse le tracce. Già, il Cesena dei record perde 3-2 allo stadio Dei Marmi per mano di una solida, concreta e cinica Carrarese. E questo, forse, è il dato che deve fare notizia. L’uscita dal campo senza punti per la squadra di Toscano è quasi un epilogo a dir poco inedito. I ricordi di Olbia sono, ormai, lontani. Una sconfitta, quella contro i gialloblù, che molti vedranno come una probabile chiusura di un cerchio. Sul campo, in classifica, nella cabala e nelle soddisfazioni personali. Perché, mai come quest’anno in Romagna, “Comunque vada sarà un successo”.

Panico Carrarese
Credit: Carrarese Calcio 1908

Cesena scatena il Panico della Carrarese

“Niente Panico!” . No, non sarà certo una sconfitta dopo 28 risultati utili consecutivi a compromettere un percorso netto come quello svolto dal Cesena in questa stagione, ma quando il destino decide di imporsi la volontà umana rischia di rimanere inerme. Destino che in quel di Massa Carrara assume le sembianze di un amaro ricordo: Giuseppe Panico. L’attaccante della Carrarese fa il suo mestiere anche in occasione della partita, forse, più complessa della stagione per il suo club. Contro un avversario sempre più lanciato verso quella Serie B che manca da troppo anni. Romagnoli che si presentano allo stadio Dei Marmi con il favore dei pronostici; 74 punti in classifica come garanzia e un primato indiscutibile come incentivo alla puntata. Ma il contesto, la storia e la cabala non hanno rivali. Massa Carrara e il suo stadio: incubo.

Vincere in Toscana per la squadra romagnola è qualcosa di veramente impensabile. Troppi anni senza riuscirci e gelide memorie. E poi lui, quel Giuseppe Panico che la maglia bianconera la indossa, la vive, la suda e la onora come sa. Il Cesena dei record, quello della difesa meno battuta della Lega Pro, quello del miglior attacco di Italia dietro alla inavvicinabile coppia Lautaro-Thuram soccombe, ancora una volta, al cinismo di Panico. Doppietta per l’attaccante cresciuto nel Genoa e pratica archiviata. Tre punti per la sua squadra che valgono il terzo posto superando un Perugia annientato 5-0 dalla Virtus Entella. Sì, quella stessa Entella che solo pochi giorni fa ne subisce 4 al Manuzzi al cospetto di un Cesena inarrestabile. Ma questo è: Panico segna ancora al Cesena. Un gol che vale un’altra vittoria importante. Sempre nei minuti finali del match.

Carrarese
Credit: Carrarese Calcio 1908

Carrarese che guizzo!

Rude, cinica e solida. Questo il frame per descrivere la gara della Carrarese. Regge l’urto del vantaggio di Shpendi e allo scadere del primo tempo pareggia con Panico. Seconda frazione nella quale i toscani rimangono alti. Il Cesena tiene il pallone, ma nei movimenti, nelle giocate e negli atteggiamenti dei calciatori è percepibile una certa tensione. Qualche errore di troppo, gli squilli di Shpendi non mancano, Adamo spinge come sempre, ma il gol non arriva. Agitazione e stanchezza che si materializzano sulla schiena di Varone. Corner di Schiavi, palla in area, il centrocampista bianconero si preoccupa solo della marcatura a uomo e non vede il pallone. Carambola su di lui e si insacca. Carrarese avanti. Un gol come istantanea di una partita.

Ospiti poco lucidi e distratti. Troppi falli e un doppio giallo di Ogunseye che complicano le manovre. Sarà ancora Panico a chiuderla. Sbaglia persino il portiere Pisseri che smanaccia una palla che arriva sui piedi dell’ex Crotone che a porta vuota non può sbagliare. Carrarese che sale al terzo posto e continua nella ricorsa a quella fase Nazionale dei playoff che sembra molto di più di una “banale” ambizione.

Cesena Cristian Shpendi
Credit: Luigi Rega

Cristian, Cesena è tua

Il Cesena perde e questa è già una notizia visto il campionato condotto dalla squadra romagnola, ma non è tutto. Anche se il rientro non sarà all’insegna della solita festa per i tre punti qualcosa per cui valga la pena sorridere c’è. Un altro traguardo battuto. È una stagione nella quale trovare di che parlare non è così complesso nella Terra del Gallo. Un nome: Cristian Shpendi. Miglior marcatore del girone B di Serie C? Sì, ma questa è storia ormai. La stessa storia che, con la doppietta realizzata allo stadio Dei Marmi, l’attaccante classe 2003 scrive ex novo con la maglia bianconera.

È lui il miglior marcatore di sempre del Cesena in una sola stagione di Serie C. L’albanese batte il record registrato da Massimo Agostini – oggi responsabile dell’area tecnica della squadra – nell’annata 1997-1998 con la cifra di 18 reti. Record eguagliato nella stagione 2022-2023 da Corazza (LEGGI QUI). A Carrara Shpendi ne fa due e raggiunge quota 19 in stagione. Eguagliato anche un altro idolo della tifoseria bianconera: Dario Hübner. 19 reti segnate dal giuliano nel campionato di Serie B 1995-1996. Se non lo fosse già abbastanza, Cesena oggi è solo di Shpendi. Ancora una volta. “Comunque vada sarà sun successo”.

Carrarese
Credit: Carrarese Calcio 1908

Da Olbia a Carrara, da Caldera a Caldera

Come successo nella scorsa stagione dove, con la maglia della Lucchese, in un Orogel Stadium gremito in fermento per la battaglia a distanza all’ultimo punto con la Reggiana, Panico sfodera un gol che ammutolisce uno stadio d’altra categoria. I romagnoli, dunque, registrano la seconda sconfitta della stagione. Ma la cabala non finisce e continua a fare il suo corso: Mattia Caldera. L’arbitro della sfida con i gialloblù è lo stesso che dirge la prima partita di campionato dei bianconeri. In quel di Olbia: la prima sconfitta del Cesena. Caso, coincidenze o giusto così? Chissà, fatto sta che da quel match in Sardegna il Cesena inizia un altro campionato. Quello che stiamo vedendo ancora oggi – e tutto fa presagire continui così – perché in fondo Giuseppe il Cesena non lo incontrerà più. Quindi, “Niente Panico!”.