Cesena-Gubbio: Toscano e Braglia, quando la vittoria viene dalla panchina

All'Orogel Stadium andrà in scena la sfida fra i due allenatori che hanno conquistato più promozioni in Serie B

Cesena Gubbio Toscano Braglia
11 Marzo 2024

Alvise Gualtieri - Autore

Ancora una (s)volta col Gubbio? Questo il quesito che accompagna al fischio di inizio del posticipo della 31^ giornata di campionato di Serie C girone B tra Cesena e Gubbio. Il Cesena ha un unico obiettivo: il riscatto. Come successo nel match al Barbetti durante il girone di andata sarà ancora il Gubbio l’avversario che può riportare fiducia e consapevolezza nello spogliatoio bianconero. Non un caso, quello che vede il Cesena di Toscano ingranare una nuova marcia nella sfida contro la squadra di Piero Braglia. Quel Braglia per il quale l’allenatore calabrese non nasconde mai una fortissima ammirazione. Dovuta a un bottino di quattro campionati di Lega Pro vinti che valgono il titolo di “Allenatore più vincente della Serie C”. Cesena Gubbio sarà anche Toscano contro Braglia. Con il primo in piena corsa per eguagliare il secondo nell’albo d’oro dei campionati trionfali. Ma – come tradizione battagliera impone – per riuscirci dovrà superare quello che si presenta come un vero e proprio “duello”.

Gubbio Braglia
Credit: Simone Grilli A.S. Gubbio 1910

Braglia “forza quattro”, ma se il Gubbio arrivasse quinto…

Cesena Gubbio è una sfida che emana profumo di “promozione”. Basterebbero i nomi per riassumere questo concetto: Toscano e Braglia. Allenatori sì, ma soprattutto vincenti. 7 campionati di Lega Pro in due, una Coppa Italia Serie C e una Supercoppa Lega Pro. Totale nove trofei di categoria. Un palmarès che vale all’allenatore del Gubbio il titolo di più vincente della Serie C e al 52enne trainer bianconero quello di “vice”. Una sfida in campo quanto sulle panchine quella che andrà in scena al Dino Manuzzi dove, dalla parte dei romagnoli siede un Domenico Toscano in piena corsa per eguagliare l’avversario Piero Braglia nella sopradescritta speciale classifica. Sono quattro, infatti, le stagioni di Serie C che vedono l’attuale allenatore del Gubbio salire di categoria.

La prima occasione risale al 2004 quando Braglia è alla guida del Catanzaro: campionato dominato e primo posto indiscutibile. Lui, che in giallorosso vive, persino, le emozioni della Serie A da calciatore. Tre anni dopo, nel 2007, cullato dalla serenità che dona la sua Toscana sarà la volta di condurre in cadetteria il Pisa vincendo la finale dei playoff dopo una regular season chiusa al terzo gradino della classifica. Altro viaggio, direzione Castellamare di Stabia alla guida della Juve Stabia. Quinto posto finale, playoff e vittoria. Nel mezzo? Pure la Coppa Italia Serie C da aggiungere alla bacheca gialloblù. 2018: l’apoteosi. Ancora in Calabria, questa volta dall’altra parte: a Cosenza. Ancora quinto classificato, di nuovo agli spareggi. È Serie B di rimonta nella finale secca contro il Siena. Non solo il più vincente in Lega Pro, ma anche l’unico a riuscirci vincendo due volte i playoff partendo da quinto in classifica al gong della stagione regolare.

Cesena Toscano
Credit: Luigi Rega

Toscano, Cesena può essere la tua occasione?

Nutro una profondissima stima per Braglia” – quante volte Toscano abbia ripetuto questa frase, forse, non se ne tiene il conto. Lui, che dai risultati ottenuti dall’allenatore maremmano dista solo di una lunghezza. Tre sono le vittorie ottenute dal coach calabrese in Serie C. A Terni la prima soddisfazione nel 2011-2012 dove conduce la Ternana a una meritata promozione in Serie B da capolista. Due anni dopo è la volta del Novara, sempre primo, con una Supercoppa Lega Pro come sigillo di garanzia di qualità. Fino alla indimenticabile e, forse, più emozionante vittoria alla guida della Reggina nell’annata 2019-2020.

Lui, originario di Cardeto, cresciuto e maturato come giocatore proprio in amaranto riporta i calabresi in cadetteria piazzandosi in cima alla classifica del girone C. Nessun playoff per Toscano perché “si vince solo con il massimo risultato” – questione di mentalità. Quelle di chi, come i due allenatori, conosce il valore del primeggiare. Il conteggio totale delle vittorie dalla panchina conferma: 5 pari. Braglia porta a casa anche una C2 con il Montevarchi, mentre Toscano un doppio salto dalla Serie D alla Lega Pro Prima Divisione alla guida del Cosenza. Per chiudere: Toscano è primo col suo Cesena, Braglia quinto con il Gubbio…serve altro?

Cesena squadra credit
Credit: Luigi Rega

Il Cesena riparte da(l) Gubbio

Da Gubbio al Gubbio. Il viaggio del Cesena che punta alla Serie B si consuma in un tragitto preciso. Parte dallo stadio Barbetti e arriva i quell’Orogel Stadium che regala dolci sensazioni di sicurezza e accoglienza come solo “il ritorno a casa”. Ancora una volta i romagnoli sono chiamati a trovare, in un match contro il Gubbio, la ripartenza necessaria per riprendere il limpido viaggio da protagonisti in questa stagione di Serie C. A Carrara arriva la seconda sconfitta in campionato; proprio lì dove anche gli umbri si fermano per l’unica volta nel 2024. Se il campionato partisse a gennaio le due squadre comanderebbero il girone B: Cesena primo con 28 punti, Gubbio secondo con 24 (+3 se si considerasse anche il recupero contro la Recanatese). Il bottino? 9 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta i bianconeri; 8 trionfi, 3 pari e uno stop per i rossoblù. Tuttavia, la stagione inizia a settembre e racconta una classifica che vede i romagnoli stabili al primo posto a quota 74 e gli eugubini quinti con 51 punti.

Gubbio Pescara
Credit: Simone Grilli AS Gubbio 1910

Una sfida che non lascia spazio ai numeri; come testimonia il match dell’andata. Una gara nella quale – come spesso ripete anche l’allenatore Toscano – il Cesena conosce sé stessa. Dopo pochi minuti i romagnoli rimangono in dieci per l’espulsione di Corazza; fallo di reazione ai danni di Signorini. Il Gubbio approfitta della superiorità numerica e nel giro di poco si porta sull’1-0 con una rete di Di Massimo. I bianconeri si compattano, nonostante l’uomo in meno, Kargbo ingrana e semina il panico nella difesa umbra. Si infila tra le linee, palla tesa per l’accorrente Adamo che va a segno. Si chiuderà così, ma quella domenica segnerà la svolta nella stagione di De Rose e compagni. Una partita che porta con sé consapevolezza, fiducia e una crescita costante gara dopo gara sulle sponde del Savio. Nel fortino del Manuzzi, dove, come vale per il Gubbio al Barbetti, il Cesena non esce mai senza punti, sarà necessario aleggi lo stesso spirito. La strada verso la promozione diretta riparte da(l) Gubbio.