Il CT Nunziata convoca quattro giocatori della Lega Pro in U20: ecco chi sono

La storia dei giocatori convocati da Nunziata

Nunziata Fiumanò
17 Marzo 2023

Alvise Gualtieri - Autore

Per un Roberto Mancini preoccupato per la mancanza di giovani giocatori pronti per la maglia azzurra, c’è chi, come il CT Carmine Nunziata può forse sorridere. Il CT dell’Italia Under 20 azzurra ha diramato le convocazioni per i primi impegni ufficiali del 2023. Tra i nomi compaiono anche delle giovani conoscenze della Serie C. Scopriamole insieme.

Sassi e Zuccon, gli Under 20 col passato in comune

Che il vivaio dell’Atalanta sia uno dei più floridi è cosa nota. Ebbene, anche tra i convocati del CT Nunziata troviamo due gioielli neroazzurri. Il primo nome sulla lista è quello di Jacopo Sassi. Portiere classe 2003 nato a pochi chilometri da Bergamo e entrato a soli 16 anni nelle file della Dea. Con la maglia neroazzurra svolge tutte le trafile giovanili. Under 17, Under 18 e Primavera. I suoi voli da una parte all’altra della porta non passano inosservati a Zingonia. Dopo una Supercoppa Italiana conquistata nella stagione 2020/2021 e la bellezza di 31 presenze e 9 clean sheet, l’anno seguente atterra in prima squadra. Gli allenamenti con Musso e Sportiello sono il coronamento di un sogno. Così come la prima convocazione in Serie A a Venezia. L’esordio, tuttavia, deve aspettare, ma l’esperienza attuale in Serie C con il Giuliano è la giusta palestra per crescere e chissà…tornare a volare sempre più in alto. 26 presenze sin qui con i campani e 6 partite senza subire gol. La salvezza del Giuliano passa anche dalle sue mani.

Sassi Giugliano

Sempre nel vivaio dell’Atalanta gioca un altro talento azzurro, convocato in Under 20. Federico Zuccon, oggi in forza al Lecco. Il percorso di Federico, però, inizia a Genova. Sua città natale. La prima esperienza ha i colori della Sampdoria. In blucerchiato muove i primi passi nel il calcio giovanile, ma è a Bergamo che inizia a sbocciare. A 16 anni viene aggregato all’Under 17 dove colleziona diverse presenze e si fa conoscere dall’ambiente atalantino. Mediano, centrocampista di qualità e all’occorrenza mezzala. Destro di piede, tecnicamente dotato e abile anche dalla distanza. Le sue qualità sono indiscutibili. A Bergamo lo notano tutti. Anche Gian Piero Gasperini, che, dopo 28 presenze stagionali, 1 gol e 2 assist, decide di portarlo con gli amici Sassi, Scalvini e Ruggeri in prima squadra. Anche per lui non arriva l’esordio nella massima serie. Arriva quello tra i pro in Serie C. Con la maglia del Lecco. Vedremo cosa succederà, ma si sa. “Sul ramo del lago di Como” c’è sempre un lieto fine.

Fiumanò e Ghiraldi, la storia dei centrali convocati dall’Italia

La Juventus è da sempre una delle società che fornisce più giocatori alle nazionali. Poteva esimersi dall’Under 20? No. Infatti, nell’elenco di Nunziata compare anche un prodotto del vivaio dei piemontesi. Stiamo parlando di Filippo Fiumanò. Milanese di nascita trapiantato a Torino appena quindicenne. DNA bianconero. Ai piedi della Mole è un’escalation di progressi. Si parte dagli allievi, si passa all’Under 17, poi Under 18, Primavera e, come da programma, Prima Squadra. E’ con l’Under 17 che riesce ad esprimere il meglio del suo talento. Diventa presto il pilastro della difesa con i suoi 189 cm. La sua indiscussa qualità in fase di impostazione e la sua grinta conducono la squadra alla vittoria del campionato di categoria. Si passa, quindi, in Primavera dove gioca anche 6 partite in Youth League. Oramai Fiumanò è un nome che gira con frequenza tra i campi della Continassa. Allegri non può esimersi. Il coach livornese convoca Filippo per allenarsi con Bonucci e compagni. Osservare De Ligt e Danilo, ricevere consigli da Bonucci e Chiellini è la sua consacrazione. La Juve conosce le doti del suo gioiellino. Ecco perché decide di farlo crescere altrove. Dopo l’esordio in Serie C con l’Under 23 di Zauli viene ceduto in prestito nella sessione di mercato estiva all’Aquila Montevarchi. In Toscana per crescere. Step by step.

fiumano juventus
Credit: Martina Cutrona

Rimaniamo in Toscana. Lucca. E’ li che il 6 gennaio 2003 nasce Daniele Ghiraldi, giovane centrale difensivo in forza al Mantova dall’estate 2022. Lucca-Firenze. 90 Km che a rincorrere un pallone non sono neanche poi così tanti. A 16 anni Daniele ha già le idee chiare. Lui, nella vita vita vuole giocare a calcio. Se ne accorge anche la Fiorentina che lo preleva dalla squadra del suo quartiere e lo porta nella città di Dante. In maglia viola ci mette poco ad affermarsi. Quasi sempre titolare in tutte le categorie. Dall’Under 17 alla Primavera di Alberto Aquilani. Sotto la guida dell’ex Roma conquista anche i suoi primi trofei. Due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. A Firenze matura, acquista consapevolezza e fiducia nei suoi mezzi. Così a luglio 2021 decide di salutare in direzione Verona. L’Hellas preleva il giocatore in prestito e lo aggrega alla Primavera gialloblu. 16 presenze e due gol per lui. Numeri che convincono la società a fare un passo ulteriore. Acquistare il cartellino del giocatore a titolo definitivo. Ai piedi dell’Arena ci credono. Mandano, quindi, Filippo a Mantova dove oggi sta combattendo con i compagni per agguantare l’ambita salvezza. Serie C, il serbatoio dei talenti azzurri.

A cura di Alvise Gualtieri