Mancini, Retegui e l’appello per l’attacco. La Serie C può aiutare il CT?

Quali sono i giovani attaccanti italiani più promettenti della Lega Pro

Mancini
26 Marzo 2023

Alvise Gualtieri - Autore

E’ inutile nascondersi dietro ad un dito. Il problema giocatori italiani esiste ed è cosa nota. Lo ha rimarcato anche il CT della Nazionale Roberto Mancini. Le difficoltà maggiori vengono dal reparto offensivo. Per l’inizio delle qualificazioni al prossimo Europeo è stato convocato Mateo Retegui, subito in gol alla prima contro l’Inghilterra. E in Serie C? Quali sono gli attaccanti che potrebbero, un giorno, fare al caso del CT azzurro? Giochiamo con la fantasia e vediamoli assieme.

Mancini screen

La preoccupazione di Mancini

C’è necessità di ragazzi per la Nazionale maggiore. In attacco praticamente non gioca più nessuno. Se continuiamo così, dovremo pescare dalla Serie C o trovare oriundi“. Già nella scorsa stagione il CT dell’Under 21 Nicolato mise in evidenza la difficoltà a trovare giocatori italiani e giovani pronti a vestire la maglia azzurra. Quella della mancanza di giovani talenti nostrani è una questione che si protrae, oramai, da diversi anni anche nella Nazionale di Mancini. Ad oggi non ci sono abbastanza giocatori dotati dell’esperienza necessaria alla causa azzurra. La Serie C può aiutare a coprire questo gap tecnico? I giocatori validi ci sono. Vediamoli assieme.

I nomi nel girone A: chi potrebbe aiutare Mancini

Se in Serie A le società non hanno tutti il coraggio per investire sui ragazzi italiani, lo stesso discorso non vale in Serie C. La Lega Pro, infatti, vanta un numero cospicuo di calciatori talentuosi pronti a sbocciare. La stagione in corso sta offrendo spunti interessanti che magari anche lo stesso Roberto Mancini starà cogliendo con grande attenzione, come fece lo scorso anno con Moro.

Nel girone A i due nomi che saltano all’orecchio con frequenza sono quelli di Nicolò Bruschi della Pro Sesto e Matteo Della Morte del Vicenza. Classe 1998 il primo, 1999 il secondo. Bruschi è un attaccante piro. Di quelli che quando il pallone rotola in mezzo all’area di rigore, lo scaglia in rete. Esterno offensivo, tecnicamente dotato e veloce nel cambio passo il biancorosso. L’attaccante dei lombardi si trova al secondo posto della classifica marcatori del girone con 12 segnature. Il gioiellino dei veneti segue al quarto con 10 gol stagionali. Da seguire anche Fabio Abiuso classe 2003 della Pergolettese, ma di proprietà del Modena, che alla prima vera occasione tra i professionisti è già riuscito a segnare 6 reti in 23 presenze.

Credit: LR Vicenza

Sembra quasi superfluo, ma non si può non citare i giocatori della Juventus Next Gen. Il nome di Emanuele Pecorino dalle parti di Coverciano è annotato da tempo. L’attaccante ex Milan non è più una sorpresa. 6 gol messi a segno nella stagione in corso, ottime prestazioni e l’inserimento nella lista dei convocati per l’Europa League da parte di Allegri. Sempre nei bianconeri non si può dimenticare Nikola Sekulov. Bianconero fin dai primi calci e punto di riferimento dell’Under 23 di Brambilla. Attaccante esterno, destra o sinistra non fa differenza, ama partire dal lato del campo e accentrarsi per tirare. Classe 2002, già convocato in Under 21, 18 presenze e 3 gol quest’anno e pronto a spiccare il volo con la maglia della Juventus. E Cerri? Anche il classe 2003 potrebbe essere un nome spendibile in futuro. Le doti sono quelle dell’attaccante educato nei piedi, forte di testa e bravo anche a servire i compagni. Ultimo, ma non per importanza, Matteo Casarotto, oggi in forza alla Virtus Verona.

I nomi del girone B: il CT azzurro prende appunti

Anche il girone B riserva alcune interessanti scommesse per il futuro. Nella capolista Reggiana spicca il nome del classe 2000 Jacopo Pellegrini. Cresciuto nel settore giovanile del Sassuolo viaggia a piccoli passi verso categorie più prestigiose. 9 gol all’attivo per lui in campionato e una foga agonistica non frequente.

Lanini Reggiana
Credit: Reggiana

Spostandosi in Umbria potremmo fare il nome di Alessandro Arena. Ragazzo nato nel 2000, ma già “veterano” della Serie C e del Gubbio. In questa stagione ha giocato 27 volte e ha segnato 7 gol. Palla sempre incollata al piede sinistro finché non decide di calciarla li dove nessuno può arrivare. Sul lato lungo del portiere come un Domenico Berardi qualunque. E il taccuino di Mancini continua a riempirsi. Le ali sono un punto fermo del gioco del “Mancio”. Un altro nome non proprio altisonante, ma efficacie è quello di Mattia Morello. Esterno d’attacco del Fiorenzuola dotato di rapidità nel saltare l’uomo, visione di gioco e spiccate doti in chiave di finalizzazione. Titolare inamovibile dei rossoblu e 5 gol messi a segno nella stagione corrente. Mancini prende appunti.

I nomi del girone C: a Mancini la scelta

Veniamo al girone meridionale dove, va detto, a gonfiare le reti degli avversari spesso sono i “senior” della categoria. Se togliamo, solo per questioni anagrafiche, i vari Iemmello, Patierno, Caturano e Chiricò, un ottimo prospetto under 30 è Daniele Iacoponi del Foggia. Classe 2002, guizzi improvvisi e abilità nell’uno contro uno negli ultimi metri le sue caratteristiche principali. L’esperto Ogunseye non lo intimorisce.

Delle Monache Pescara

Nel girone C non si può non fare i due nomi che stanno inorgogliendo il Pescara. Edoardo Vergani e Marco Delle Monche. Il primo nato nel 2001, il secondo addirittura nel 2005. Centravanti tipico il primo, esterno o seconda punta il secondo. Dotati entrambi di qualità palla al piede; fiuto del gol invidiabile per Edoardo e tecnica, rapidità e precisione balistica per Marco. Quest’ultimo ha già attirato l’attenzione della Serie A. La Sampdoria ne ha acquistato il cartellino e il CT Mancini lo ha già convocato negli stage a Coverciano. Vergani e Delle Monache, Mancini segna.

Altri nomi interessanti potrebbero essere quelli di Silipo della Juve Stabia, Guido Gomez del Crotone e tanti altri. Roberto Mancini ha evidenziato le difficoltà, la strada è lunga, ma le basi sembrano esserci. La Serie C potrà essere il serbatoio giusto dal quale attingere? Vedremo, intanto ci godiamo lo spettacolo di questi ragazzi.

A cura di Alvise Gualteri