Messina, Sciotto replica a Lo Monaco: “Ora dico la mia”. Dimissioni per l’ad Argurio

Le parole del presidente del Messina

sciotto messina
20 Gennaio 2022

Redazione - Autore

Sono ore importanti in casa Messina. Negli ultimi tempi si è parlato tanto della società e dell’incarico di Pietro Lo Monaco. Nei mesi precedenti aveva lasciato l’incarico, salvo poi tornare sui propri passi prima della decisione, definitiva, di dire addio al club giallorosso. Non si torna indietro e puntuale, stavolta, è arrivata anche la risposta del presidente Sciotto. Parole dure, volte principalmente alla ricerca d’aiuto dati gli esborsi di questa stagione.

Sciotto risponde a Lo Monaco: “Non sono io a non aver rispettato gli accordi”

Il caos a Messina di certo non aiuta, dal club alla squadra che naviga a vista sulla zona rossa del girone C. Pronta, anche per necessità, la replica del presidente Sciotto ha parlato tramite il sito ufficiale per rispondere a Lo Monaco. “Caro Lo Monaco, nella mia vita ho sempre onorato gli impegni, sono stato sempre una persona perbene e ho garantito sempre tutto. Nessun accordo preso è stato disatteso. La realtà è diversa, io sono abituato a fare bilanci, ogni anno. Tu hai fatto un bilancio di tuo pugno e ora è cambiato. Non sono io a disattendere, ma quello che mi sono trovato di fronte è diverso di quanto prospettato. Questo posso dimostrarlo coi fatti, quando si vorrà. Senza polemica, ma non sono stati io a non rispettare gli accordi, casomai lui non li ha attuati“.

Lo Monaco

Parole che non si sono fermate solo alla risposta a Lo Monaco, e che sono proseguite con le spese di gestione sin qui dei siciliani: “Questo campionato mi costerà circa 3 milioni di euro e non ci sono entrate”. E ancora: “Ho fatto le mie scelte in buona fede, ma sono abituato a mettere sempre un punto e andare avanti, altrimenti non sarei arrivato a questo punto nella mia attività. La priorità è salvare il Messina e per farlo chiedo l’aiuto di tutti”

Situazione campo, i possibili acquirenti: “Il Messina non è mio, è vostro”

La situazione complicata del Messina non si ferma alla società, ma prosegue anche alle questioni di campo: Non possiamo giocare in C senza avere un nostro campo. Il ‘Celeste’ è in condizioni pessime, un impianto da terza categoria, al “S. Filippo” siamo ospiti ogni domenica. Chiedo al Comune di avere subito il campo a disposizione, altrimenti è molto difficile andare avanti. Dobbiamo essere tutti uniti per salvare la categoria. Chiedo un aiuto a tifosi e imprenditori fino al 30 aprile, dopodiché si vedrà cosa fare, troveremo un acquirente serio”.

Acquirenti che si sono già palesati nelle scorse settimane e che lo stesso Sciotto ha annunciato: “Una proposta l’ha portata il signor Lo Monaco, si tratta di una società di Londra che mi ha chiesto di prelevare il Messina a un euro più le spese per quest’anno. Ho detto che sono disponibile, ma devono rilevare attività e passività”. L’altra, invece, arriva dalla Sardegna: “Quest’ultima è stata trattata dall’avvocato Delia, sono sardi che non vogliono darmi soldi ma possono spendere 200 mila euro per la squadra al momento e poi 300 mila ad aprile. Non scherziamo! Usciamo con i fatti, non con le parole. Basta con le chiacchiere. Tutte fesserie, persone che si vogliono solo mettere in mostra”. In conclusione una chiamata d’unione ai tifosi: “A fine anno me ne vado, troviamo un nuovo acquirente, però tutti uniti al campo, il Messina non è mio, è della città, è vostro”.

Caos senza fine

Come se non bastasse, a rendere la situazione ancora più complicata ci ha pensato l’ad Christian Argurio. L’ad del Messina ha infatti fatto recapitare le sue dimissioni sulla scrivania del presidente con effetto immediato.