Catania, corsa verso l’asta: tra certezze e dubbi irrisolti

Dalle differenze col passato alle mosse di Mancini: tutto quel che c’è da sapere in vista del terzo bando di vendita

14 Marzo 2022

Redazione - Autore

Ormai ci siamo. L’ennesima ora ‘X’ nel cuore dei tifosi rossazzurri si sta avvicinando. Domani, martedì 15 marzo infatti, si svolgerà l’esperimento di vendita con possibile gara per acquisire il ramo d’azienda calcistico del Catania (club in regime d’esercizio provvisorio fino al 17 marzo). Ma quali sono le differenze che contraddistinguono quest’avviso di vendita dai precedenti andati deserti? Ci sono novità intorno alla figura di Benedetto Mancini, fin qui unico interessato ad essersi fatto avanti?

Bando ed asta: la situazione a Catania

Il prezzo base di cessione del ramo d’azienda sportivo del Catania è di 500mila euro. Termine ultimo per presentare offerte? 15 marzo, ore 14. La differenza sostanziale rispetto al recente passato riguarda però l’eventuale pluralità di offerte. Non è prevista, infatti una dinamica relativa apposita (in caso di più proposte sarà indetta una gara competitiva tra gli offerenti, secondo regole comunicate agli interessati dai curatori fallimentari a mezzo pec).

Ma non è tutto. Il futuro compratore dovrà inoltre impegnarsi a versare anticipatamente una somma non inferiore al 25% del prezzo offerto, pagare circa tre milioni di euro di debiti sportivi e garantire una forza economica importante in modo da dare continuità al club nel tempo. Da monitorare inoltre la querelle riguardante Torre Del Grifo Village. Dovrà essere premura del nuovo acquirente, discutere la situazione relativa al centro sportivo. Facile, in questo caso, ipotizzare una richiesta di proroga per consentire alla squadra di allenarsi ancora nella struttura (il polifunzionale non è incluso nel bando e resta ancora da capire se farà parte di un bando successivo o se si potrà discutere della sua concessione solo attraverso il Credito Sportivo).

Mancini: dentro o fuori

Il nome principale intorno alla situazione rossazzurra è senza dubbio quello di Benedetto Mancini. L’imprenditore romano, fin qui, è l’unico ad essersi esposto in prima persona. La sua ‘FC Catania 1946’, era stata protagonista, in negativo dell’ultima asta andata deserta. Il capitale sociale di soli 10mila euro a fronte dei 500 mila richiesti dal bando e la mancata trasmissione in pec dell’offerta, avevano mandato su tutte le furie la piazza. Attenzione però: la manifestazione d’interesse, con in allegato la cauzione del 25% (cifra che sarà trattenuta dal Tribunale in caso di rifiuto dell’acquisto), ha fatto registrare qualche timido consenso nei confronti dell’investitore, essendo anche stata evidenziata nell’ultimo avviso di vendita. Un primo passo certamente essenziale. Che deve necessariamente essere accompagnato al più presto da altri 375 mila euro di capitale sociale e un’offerta irrevocabile d’acquisto pari, appunto, a 500 mila euro.

Cuore Catania, adesso i playoff sono possibili

A far da meraviglioso contorno ad una situazione, fin dall’inizio complicatissima, è senza dubbio il campo. Perché la squadra rossazzurra, anche a Vibo Valentia, ha saputo reagire alle difficoltà. Lo dicono i numeri (terza vittoria consecutiva fuori casa, sesto risultato utile in trasferta, miglior attacco esterno, 39 punti e -3 dalla zona playoff). Lo conferma un dato tutto particolare. Escludendo i 21 gol di Luca Moro, i siciliani sono capaci di andare a rete con una discreta quantità di marcatori diversi. Chiedere a Russini (6 reti), Šipos e Biondi (5), Simonetti, Albertini, Russotto e Greco (2). Una varietà impressionante che, messa a disposizione di Francesco Baldini, sta letteralmente facendo sognare la gente. Testimonianze? I 250 sostenitori presenti ieri e un’incredibile ondata di affetto social che sta letteralmente travolgendo da stamattina l’allenatore toscano in occasione del suo compleanno. Catania attende un nuovo futuro. Grata per sempre, a chi ha saputo guidarla in un presente fatto di amore e dignità.

A cura di Damiano Tucci