La crescita al Milan e i gol nei minuti finali: come è nata la “zona Invernizzi”

L'uomo dell'ultimo minuto

9 Febbraio 2022

Redazione - Autore

Un campionato imprevedibile, impronosticabile, e certamente folle nei suoi giorni migliori. La Serie C ha saputo incastrare anche nello scorso weekend uno degli epiloghi sportivi più incerti dell’anno con la prima gioia di uno dei suoi protagonisti.

È il caso del rocambolesco pareggio per 3 a 3 tra Pergolettese e Seregno firmato da Andrea Invernizzi, mai a segno tra i professionisti nella sua pur breve carriera sportiva. Nella lotta serrata per evitare la retrocessione e, perché no, anche la lotteria playout, il Seregno ha iscritto sulla tabella marcatori un nuovo, inatteso, goleador.

Istinto, posizionamento e fame: queste le chiavi di un gol che vuole rilanciare Invernizzi come elemento di primo piano del club brianzolo nel nuovo corso romano firmato Big One Energy.

Primo step da professionista

Da 3 stagioni al Seregno, Invernizzi si presenta come trequartista dalla lucida capacità interpretativa e non solo: agli ordini di Alberto Mariani il classe 2000 di Milano ha disputato più della metà dei minuti a disposizione in questa stagione.

Il gol siglato al minuto 94 contro la Pergolettese, al termine di un finale di match da 3 gol in 5 minuti, regala un punto pesantissimo al Seregno nella corsa alla salvezza. Un sigillo che il giovane centrocampista ha deciso di piazzare nel momento forse più inaspettato.

Ma quello del Voltini di Crema non è il primo gol allo scadere di Invernizzi: nell’ottobre 2020 il 2 a 1 sul Sona porta proprio il marchio dell’ex speranza del vivaio del Milan. In quel caso il gol fu decisivo per la vittoria del Sereno: “Sono felice” – queste le sue parole al termine della partita, con lo sguardo rivolto già alla sfida successiva.

Le prime esperienze

Un feeling con il gol, quello di Invernizzi, ancora da sviluppare: sono 4 le marcature in Serie D, ancora di meno nei campionati giovanili. Vivai nei quali si mette in mostra già da giovanissimo: il trequartista azzurro, infatti, è cresciuto nell’Under 17 del Milan, all’interno di un gruppo che comprendeva giovani speranze come Gabriele Capanni, Brescianini, Alessandro Sala e Bellodi. Tutti ragazzi dalle alterne fortune in Primavera prima, e tra Serie C e Cadetteria poi.

Il rossonero, però, sarà solo un assaggio per Andrea, perché la maglia vestita in Primavera sarà di tutt’altra cromatura. È l’Ascoli, infatti, a scommettere sul talentuoso centrocampista offensivo, prima di lasciar partire il giocatore alla volta di Seregno. Un prestito iniziale per scaldare i motori, un passaggio a titolo definitivo per rispondere alle attese di una piazza impaziente.

Basta poco a Invernizzi e compagni per trasformare quei sogni in realtà: con un contributo di 2 gol e 3 assist in 29 presenze, l’ex Milan è tra i fautori della cavalcata promozione. Una Serie C ritrovata dal Seregno dopo 39 anni di assenza e alla quale i ragazzi di Mariani non hanno alcuna intenzione di rinunciare così presto.

A cura di Pietro Marchesano