Avellino, aggressione a Micovschi: revocato l’obbligo di dimora nei confronti di 3 tifosi

Lo scorso 4 maggio il calciatore rumeno fu vittima di un grave episodio di cronaca

Micovschi Avellino
29 Settembre 2022

Redazione - Autore

Caso Micovschi, revocato l’obbligo di dimora nei confronti dei tre giovani tifosi dell’Avellino accusati dell’aggressione al calciatore rumeno. I soggetti erano stati identificati grazie alle indagini di Procura della Repubblica e della Digos. L’episodio risale allo scorso 4 maggio al termine della partita casalinga con il Foggia. Secondo turno dei playoff, i biancoverdi furono sconfitti (1-2) ed eliminati dai rossoneri al “Partenio-Lombardi”.

Il Gip del Tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone, ha accolto l’istanza dei legali dei tre tifosi anche in virtù dell’interrogatorio reso dopo l’applicazione della misura e la richiesta di patteggiamento a un anno e dieci mesi: accolta dalla Procura.

Avellino aggressione

Micovschi, l’assalto all’auto in corsa alla fine della partita con il Foggia

Attraverso una nota ufficiale, lo scorso 23 maggio, la Questura di Avellino ricostruì come erano andati i fatti: “Frange di ultras si assembravano all’altezza della Tribuna Terminio per tentare di raggiungere la porta carraia dello stadio e contestare i calciatori all’uscita. Proposito non realizzato per effetto dell’attività di mediazione posta in essere da personale della Digos e delle Forze dell’Ordine. Allontanati tutti i tifosi, i calciatori potevano lasciare lo stadio alla spicciolata a bordo delle proprie autovetture.

Poco dopo il personale della Digos apprendeva che mentre rincasava con la propria auto un calciatore dell’Avellino aveva subito un’aggressione fisica da un gruppo di ultras. Venivano immediatamente avviate le prime indagini che permettevano di riscontrare la fondatezza della notizia e di ricostruire, seppur sommariamente, i fatti”.

Micovschi, la dinamica dell’aggressione e la tuta sottratta

“Nei giorni successivi, la visione delle immagini del sistema pubblico di videosorveglianza del luogo in cui è avvenuto l’episodio criminoso e le successive investigazioni consentivano di ricostruire l’esatta dinamica della vicenda. Indentificate compiutamente 4 soggetti del tifo organizzato. Unitamente ad altri ancora da identificare, avrebbero deciso di organizzare una vera e propria spedizione punitiva. Conclusasi con la rapina della tuta sportiva con i colori della squadra di calcio dell’Avellino. Vittima dell’azione Claudiu Micovschi. Mentre viaggiava alla guida della sua auto insieme con un compagno di squadra veniva affiancato da un’auto con a bordo tifosi ultras. Se ne univa subito un’altra dal senso opposto di marcia, che lo costringevano a fermarsi.

Seguivano fasi concitate con pesanti offese, minacce e violenze fisiche. All’esito delle quali gli ultras si impossessavano della tuta indossata dal calciatore, che rimaneva pressoché nudo. Nell’ambito delle indagini è emerso anche che quella notte, in altro luogo, anche un altro giocatore dell’Avellino era stato inseguito da una delle autovetture in uso ad uno dei destinatari delle misure”.