L’inversione del Piacenza: difesa solida e “corto muso”

I segreti della rinascita biancorossa

11 Febbraio 2022

Redazione - Autore

Il 2021 del Piacenza si è chiuso con una sconfitta per mano del Trento. Partita persa di misura e mini crisi per la squadra di Scazzola. La sosta è stata una manna dal cielo, in questo caso, per i biancorossi. Calciatori e allenatore hanno potuto lavorare per cambiare le sorti del proprio destino. Una chiusura dell’anno senza fuochi d’artificio, ma con la consapevolezza che si può fare di più. Il mercato, in tal senso, ha aiutato ad acquisire esperienza e sempre più certezze. Tutto riversato sul campo in maniera impeccabile e maniacale.

Difesa solida e ‘corto muso’: le strategie di Scazzola di Allegriana memoria

Nonostante le condizioni non ottimali della squadra il Piacenza chiude una settimana alla grande. Tre vittorie e nove punti conquistati per un rilancio in classifica davvero importante. Dal mercato sono arrivati giocatori d’esperienza: Cosenza e Castiglia su tutti. Due innesti per portare mentalità, forza e tecnica. Il difensore inserito nei meccanismi, ha sin da subito dato i risultati richiesti. Tre partite in una settimana: tre gol fatti e zero quelli subiti. L’1-0 il risultato con cui il Piacenza di Scazzola ha avuto la meglio di Mantova, Virtus Verona e Legnago. Un ‘corto muso’ di Allegriana memoria. Nove punti in una settimana sono una boccata d’ossigeno bella e buona. I biancorossi rientrano con forza nella corsa ai playoff e ora sognano qualcosa di più della semplice salvezza.

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Una squadra che nelle ultime giornate, causa anche i diversi infortuni, ha saputo mutare il modulo tattico mantenendo intatte le idee di gioco. Compattezza, ripartenze e attenzione ai dettagli, questi spesso fanno la differenza. La lettura delle partita è fondamentale e in questo l’allenatore Scazzola ha dimostrato di non sbagliare un colpo. Scelte azzeccate per sistemare una squadra in corsa, o meglio dare nuova linfa in certe situazioni di gioco. Emiliani che non mollano e che nelle ultime partite hanno dimostrato di restare in gara fino alla fine. Non a caso alcune delle reti di queste ultime giornate sono arrivate nella seconda metà della ripresa. Insomma un Piacenza bravo ad adattarsi alla situazione, sacrificarsi per la causa e guardare con forza l’obiettivo. Chi ben comincia è a metà dell’opera e in questo 2022 il Piacenza ha ancora un’altra metà per continuare a stupire.

Pergolettese, Juventus, Triestina e Pro Sesto: il calendario del Piacenza per capire le reali ambizioni

Continuità. Questa la parola che in casa Piacenza suona meglio in questo periodo. Le tre vittorie consecutive sono una spinta morale e di consapevolezza importante per proseguire sulla strada. Ora il calendario, sulla carta, è alla portata della squadra di Scazzola. In questo fine settimana al Garilli arriva la Pergolettese. Sfida che fa da spartiacque alla stagione: una vittoria potrebbe consentire ai biancorossi di non guardarsi dietro, al contrario potrebbe vedersi accorciare il gap con la zona salvezza.

Credits ufficio stampa Piacenza

Calendario che proseguirà con lo scontro diretto contro la Juventus U23, poi di nuovo in casa contro la Triestina e chiude febbraio la gara con la Pro Sesto. Quattro partite per capire le reali ambizioni della squadra di Scazzola. Pensare gara dopo gara per fissare gli obiettivi della stagione. Mai come in questo periodo servirà la squadra al completo e il recupero di alcuni giocatori sarà fondamentale per proseguire la corsa in zona playoff.

Dubickas-Cesarini: la coppia dei sogni per i gol del Piacenza

Ogni squadra ha la sua coppia gol. Quei giocatori in grado di poter trascinare compagni e finalizzare ciò che l’orchestra crea. Il Piacenza ha la sua e risponde ai nomi Dubickas-Cesarini. Nelle ultime giornate si sono divisi i gol per rilanciare le ambizioni biancorosse. In stagione sono 7 i gol per il classe ’98, decisivo in almeno in sei partite. Due in meno, ma ugualmente incisivo il compagno. Una coppia che sa integrarsi e interagire alla perfezione. Gioventù e esperienza che si intersecano sul terreno di gioco. Il giusto mix che permette ad entrambi di crescere. A giovarne è la squadra, che sa di poter contare su due armi letali per far assaltare il fortino degli avversari.

A loro aggiungiamo anche i ricambi, che a partita in corso possono dare la scossa: Rabbi, arrivato dal Bologna, già a quota quattro gol e Raicevic, curriculum che parla da solo e nonostante le poche marcature ma è determinante per giocate e per il lavoro con la squadra. “Quando non prendi gol vuol dire che il primo lavoro viene fatto dagli attaccanti, è un lavoro di squadra” queste le parole in conferenza di Cosenza dopo il Legnago. Segnale di un lavoro che parte da lontano e che piano piano sta dando i suoi frutti. Ora la testa è fissa sui prossimi obiettivi, al Garilli arriva la Pergolettese

A cura di Simone Brianti